IL GRUPPO FAMIGLIA: COLLABORAZIONE VS COMPETIZIONE
Bentrovati amici di YesDog!
Prima di entrare nel vivo dell’argomento che ho scelto per questo primo articolo vorrei presentarmi: Mi chiamo Caterina Tanadini e sono educatrice cinofila con approccio cognitivo relazionale. Ho appena terminato il Corso Istruttori in Riabilitazione Comportamentale presso la scuola Thinkdog di Angelo Vaira e tra qualche mese terrò l’esame di abilitazione, potrò così aiutare sempre più famiglie a vivere una vita felice e serena con i propri cani!
A proposito di famiglia, ho ritenuto importante affrontare il tema della collaborazione, che spesso manca nella quotidianità casalinga di molti cani, e lascia invece spazio alla competizione che può manifestarsi in molti modi diversi. Sono entrambe forze presenti sia nel cane che nell’uomo, con la differenza che prima va ricercata e allenata, la seconda del tutto evitata. Dalla contesa degli spazi (per esempio sul divano), alla possessività verso oggetti personali dei proprietari, o anche verso alcuni componenti della famiglia, i cani a volte entrano in un tunnel di competitività dal quale faticano ad uscire, spesso per una comunicazione confusa da parte degli esseri umani con i quali convivono.
Il primo passo da intraprendere è quindi cercare di capirne le cause, le circostanze in cui si manifestano determinati comportamenti, analizzando nel dettaglio sia le motivazioni personali e di razza del cane (spinte biologiche che portano l’animale ad esprimere un comportamento), sia la routine e le attività che vengono svolte con ogni componente della famiglia. Evitando quindi punizioni, urla, gesti violenti, che altro non fanno che peggiorare la situazione, sarebbe
bene mettersi nei panni del cane, con l’aiuto di un educatore o istruttore per fare in modo che il cane si senta compreso, e che si instauri una relazione di collaborazione reciproca.
E’ importante inoltre considerare che la Famiglia non è un insieme rigido di elementi, ma è un sistema in continuo cambiamento, ed evolvendosi anche solo un componente, si assisterà ad un adattamento di tutti gli altri membri (in positivo o in negativo).
Un contributo fondamentale lo danno le emozioni che sono legate alla vita che il cane conduce.
Emozioni positive come gioia, allegria, leggerezza, si trasmettono chimicamente tra umani e cani, e contribuiscono a migliorare l’umore di entrambi nello svolgimento delle attività come passeggiate, giochi, momenti di relax, condivisione di spuntini, toelettatura (per esempio l’asciugatura dopo una passeggiata sotto la pioggia)…
Lo stesso vale per le emozioni negative: rabbia, rancore, tristezza, ansia, vengono assorbite e di conseguenza metabolizzate dai cani producendo comportamenti che rispondono all’umore negativo e sono necessari per comunicare gli stati emotivi.
Ricordiamo sempre quindi che ogni azione, movimento, sguardo che il nostro cane compie ha un perché
sottostante, e per comprenderne il significato è necessario metterci in una condizione di collaborazione,
empatia e compassione.
Mi auguro con tutto il cuore di avervi dato alcuni spunti di riflessione con questo mio primo articolo, ci
ritroviamo prestissimo al prossimo appuntamento con Yes Dog! Un abbraccio!
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