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IL CANE INCONTRA L’ ACQUA:
L’ APPROCCIO CORRETTO

Un buon rapporto tra il cane e l’acqua può essere davvero importante per il suo benessere, per la sua salute e anche per il suo divertimento.
Ecco alcuni consigli sul primo approccio.

Alcuni cani non hanno un buon rapporto con l’acqua altri invece proprio la adorano e ne sono attratti. Questo dipende in parte dal loro DNA in quanto ci sono razze più propense all’acqua, come i Retriever, i Terranova e i Barboni e in parte invece dipende dalla personalità dei soggetti. In generale, ai cani l’acqua piace, almeno quando viene associata al divertimento o percepita come refrigerio dal caldo ma in talune situazioni i nostri amici vengono esposti inconsapevolmente a traumi importanti legati ad essa e ciò fa sì che la percepiscano come un pericolo.

Pensiamo, per esempio, alla prima toelettatura: il cane in mano ad uno sconosciuto, in una vasca metallica, legato ad una catenella dove riscontra la presenza di marcature di cani precedenti e che a loro volta non hanno vissuto bene quell’esperienza.

Nell’educazione del cane diviene fondamentale un corretto approccio all’acqua, che sia per prepararlo al bagnetto in negozio o per una vacanza al mare, spesso ci troviamo in situazioni in cui involontariamente si commettono degli errori forzando il cane, ad esempio tirandolo per il guinzaglio nell’acqua.

 

È fondamentale per ogni nuova esperienza che andremo a proporgli la gradualità tenendo in considerazione il grado di fiducia che lui ripone in noi, senza dimenticare inoltre il fattore caratteriale, ci saranno cani più predisposti alle novità e che alla vista dell’acqua vi si tufferanno senza pensare, e cani più sensibili che avranno bisogno di più step.

Far conoscere l’acqua ad un cucciolo è sempre un’emozione bellissima da vivere, ma inizialmente è consigliato proporla nell’ambiente di casa dove il piccolo si sente al sicuro. C’è chi in autonomia sperimenta l’acqua con le zampe nella ciotola o la rovescia e ci sguazza, ma molto spesso viene rimproverato invece di ridere e gioire con lui, e questo ovviamente gli crea confusione. C’è chi invece proprio non ne vuole sapere. Per far sì che il cane superi la paura occorre, pazienza e dedizione. Il cane a cui non piace l’acqua, infatti, dovrà vincere gradualmente la propria riluttanza fino a convincersi che stare in acqua è una attività piacevole e divertente.

In questi casi, soprattutto le prime volte, la soluzione migliore è una piccola piscina per bambini riempita solo con qualche centimetro di acqua in modo che il nostro amico abbia tempo di prendere confidenza annusando intorno ed entrando gradualmente nella vasca con l’aiuto magari di un giochino acquatico e dal coinvolgimento del padrone che gli lascerà tutto il tempo necessario ad adattarsi ed entrerà in acqua con lui trasmettendo la felicità di questa esperienza.

Quando la relazione è carente di fiducia nel padrone come, ad esempio, con cani adulti che arrivano da rifugi che non hanno mai avuto un referente umano, il metodo ottimale per approcciarlo all’acqua è affiancarlo a cani che amano e si divertono in essa.

Potrà così percepire per osmosi le emozioni positive degli altri soggetti restandone incuriosito e tentando di imitare gli altri… e quando avverrà il primo tuffo, sarà gioia pura!

 

 

In collaborazione con Sarah Raschi, Educatore cinofilo Siua.

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