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DISABILITA’: UNA DIVERSA NORMALITA’

La disabilità fisica e mentale viene convenzionalmente associata ad una mancanza, un difetto, uno svantaggio, una triste e pietosa condizione che purtroppo induce spesso all’isolamento, alla discriminazione e al bullismo. Ma qual’è il motivo?

Viene vista e percepita come una diversità da cui tenersi alla larga, di cui avere paura. E perché averne paura? In realtà il vero motivo è che semplicemente non la conosciamo e non la comprendiamo – o non la vogliamo comprendere. E il non comprendere genera automaticamente un certo livello di timore, sorgono dubbi e preoccupazioni perché non si sa come affrontare la situazione, perciò ci allontaniamo o ignoriamo, è più facile.

Eppure capire la disabilità offre grandi insegnamenti, permette di aprire la mente e conoscere meglio anche se stessi. In fondo anche se a qualcuno manca un arto o non riesce più a camminare, se fatica a svolgere autonomamente alcuni semplici compiti o se non è più in grado di parlare, si cela comunque un’anima dietro i suoi occhi e nel suo corpo. Forse una persona disabile non potrà stringerti la mano ma riuscirà ad ascoltarti o, al contrario, non riuscirà a capirti ma avrà la sensibilità di abbracciarti nei momenti difficili. Allo stesso modo un cane disabile magari non potrà passeggiare accanto a te, ma è certo che ti starà comunque vicino a suo modo, la sua sordità non gli impedirà di farti le feste appena entrerai dalla porta di casa e anche se non ti vede sentirà la tua presenza e vorrà farti compagnia. Tanti aspetti positivi nasconde quindi la disabilità, basta avere il coraggio di cercarli.

È pur vero che l’handicap comporta inevitabilmente difficoltà e fatica, gli ostacoli sono all’ordine del giorno, servirà più tempo e un aiuto esterno per riuscire a portare a termine anche il più semplice compito, ma è proprio qui che non bisogna fermarsi e cedere. Non lo deve fare né chi aiuta né chi è aiutato. Perché la disabilità non può significare solo negatività e dolore, ma anche e soprattutto gioia nel vedere i piccoli miglioramenti, orgoglio e soddisfazione verso sé stessi e verso l’altro, si sviluppano compassione ed empatia. Tutto diventa reciproco, ci si aiuta a vicenda e quindi ognuno ha occasione di imparare.

Questo è, infatti, ciò che accade a Villa Rotelle. Ogni cane è unico con la propria personalità e carattere, con la propria condizione e le proprie esigenze. Si cerca di costruire un ambiente ed un’atmosfera positiva e adatta a loro, mettendo sempre al primo posto il benessere psico-fisico del cane. Diverse sono le dinamiche che si creano sia tra i cani sia tra loro e i volontari, e il bello sta proprio in questo: un giorno non è mai uguale all’altro. È molto importante instaurare fiducia e senso di sicurezza, essere rispettosi e pazienti a prescindere che il cane sia disabile o no. C’è chi necessita di maggior controllo e attenzioni, ma ognuno di loro merita la stessa dose di amore e coccole.

È necessario rendersi conto che la disabilità è semplicemente una diversa normalità.

Dopotutto ognuno di noi si troverà ad affrontare sfide che sembreranno insormontabili, in quei momenti ognuno di noi si sentirà vulnerabile e privo di ogni sicurezza. È normale e giusto provare quelle emozioni, la parte difficile è avere la forza di guardare oltre e di agire.

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Scritto da Ilaria Gilardi

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